EX Osservatorio

Cetrella, quale punto privilegiato di osservazione della volta celeste; tutto ha inizio nel 1951 quando alla Fondazione Italiana Centro Caprese di Vita e di Studi, fondata a Capri nell’ottobre 1949 in seguito ad un Ordinanza Statale e che aveva tra i propri principali scopi quello di promuovere la ricerca scientifica sull’isola, fu presentato da parte dell’Accademia Svedese Reale di Scienze un progetto per istituire una filiale dell’Osservatorio di Stoccolma a Capri, inteso principalmente come Osservatorio Solare. L’attività di ricerca scientifica iniziò quindi nell’anno astrofisico 1952, con l’osservazione della parziale eclisse solare del 25 febbraio di quell’anno. Inizialmente si decise di installare su una piazzola in battuto di cemento, tutt’ora esistente, un telescopio. Quest’ultimo, era coperto da una struttura in ferro che scorrendo su due binari, scopriva il telescopio, permettendo le osservazioni. La bontà di queste ultime e la consapevolezza di essere in un luogo che soddisfaceva in maniera quasi ottimale i parametri di osservazione, indusse, alla fine degli anni cinquanta, la stessa Accademia Svedese a realizzare un osservatorio molto più grande che contenesse un maggiore e diversificato numero di attrezzature. Nacque così una struttura della consistenza pressoché simile all’attuale.

Alla fine degli anni sessanta poi, l’Accademia vendette il complesso all’allora Istituto Universitario Navale di Napoli che ne fece il proprio osservatorio geomagnetico, modificandone ed ampliandone alcune parti e i prospetti e tracciandone più agevoli vie di accesso. Dopo anni di intensa attività, scemò l’interesse a quel tipo di ricerche da parte dell’Istituto Navale che nel frattempo divenne Università Parthenope di Napoli.

Nel gennaio 1995, dopo una lunga fase di trattative, la struttura, ormai svuotata dalle apparecchiature scientifiche, dalla stessa Università che ne conserva tuttora la proprietà, fu affidata in comodato d’uso agli “Amici di Cetrella”.

Da rilevare che l’incendio, che nella estate del 2018 ha interessato una pur limitata area posta a monte della struttura verso Monte Solaro, ha messo in evidenza alcune “trincee” scavate nella roccia e antistanti terrapieni. Esse, come pure la piccola costruzione di proprietà del Comune di Anacapri, anch’essa oggi in affido agli “Amici”, costituiva un poligono di tiro utilizzato dai giovani del posto i quali, al compimento del diciottesimo anno d’età, effettuavano lì il cosiddetto “premilitare”, un addestramento di tipo militare che prevedeva tra l’altro il tiro al bersaglio con carabina e che precedeva il periodo del servizio di leva obbligatorio

Struttura Comunale

Antica piccola costruzione posta a destra della scalinata che conduce all’Eremo, di proprietà del Comune di Anacapri e dal 2003 da quest’ultimo in affido agli “Amici”. Riqualificata da questi ultimi mantenendo inalterato il proprio impianto, funge oggi da presidio antincendio dell’area.